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Capolavori medievali dalla
Cattedrale di San Sabino 

In questa pagina è possibile scoprire alcuni tesori della collezione artistica della Cattedrale di San Sabino a Canosa, in maniera specifica del periodo normanno sino all'alto medioevo

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Croce in avorio XI-XII secolo

La croce d'avorio, rappresenta il vero capolavoro artistico del Museo dei Vescovi e della Cattedrale di San Sabino. Realizzata per la venuta del Pontefice Pasquale II nel 1101 è riconosciuto come un capolavoro di una bottega arabo-normanno-siciliana dell'XI secolo. Il Cristo è raffigurato al centro di una croce simboleggiante un fascio di luce, non in funzione sacrificale ma come un "Sacerdos" nell'intento di abbracciare chiunque lo osservi. La centralità dell'ombelico lo collega alla Natività dalla Vergine, temi allora ritenuti blasfemi, così come la sua nudità. Nella parte posteriore conserva un cristallo di rocca con all'interno una reliquia (tracce del sangue della Crocifissione di Cristo)

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Flabellum XII secolo

Il flabellum è un oggetto liturgico molto raro, soprattutto per le alte epoche. Era utilizzato per simulare la discesa dello Spirito Santo nel momento dell'Epiclesi. Oggi è ancora usato nei riti ortodossi.

Quello della Cattedrale di San Sabino è un oggetto composito. L'asta si separa in due parti all'altezza della testa del serpente; la parte sottostante è da intendersi come una vera bacchetta per la lettura dei testi sacri, mentre la parte superiore è il ventaglio vero e proprio. Quest'ultimo conserva il più antico e meglio conservato codice miniato della Cattedrale, recando al centro dei caratteri cufici (arabo alto medievali) che inneggiano alla felicità

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Guanti ponticali XII secolo

Considerati tra i tessuti più antichi e conservati dell'Europa meridionale per l'Università di Oxford, questi guanti in lana e lino, furono un dono fatto al Pontefice Pasquale II in occasione della sua venuta a Canosa nel 1101. Sono stati certamente realizzati da una bottega siciliana e sono dono "Imperiale" per via dei globi aurei raffigurati sui polsi. Al centro recano due raffigurazioni: sul dorso della mano destra è raffigurato il Cristo risorto, avente al centro la scritta in greco OZON. Sul dorso della mano sinistra è raffigurata la Vergine entro la mandorla.

Da attente analisi sono state rinvenute anche tracce di fili d'oro che contornano perle e lapislazzuli attorno alle raffigurazioni

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